DIPENDENZA PSICOLOGICA

L’Associazione si avvale di appositi professionisti a disposizione di cittadini e utenti per poter offrire aiuto e sostegno contro ogni forma di dipendenza psicologica.

La “dipendenza” è una malattia cronica che condiziona il funzionamento della mente, i comportamenti e, di conseguenza il sistema psicofisico. Comporta l’insorgenza sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici che generano elevato grado di difficoltà. Si basa sulla ricerca di sollievo attraverso l'uso di sostanze o la ripetizione incontrollata di comportamenti disfunzionali.

Un’ulteriore caratteristica della dipendenza è l’alterazione che il consumo e/o il comportamento provoca a livello neuronale e che si esprime, talvolta anche dopo la disintossicazione, nelle numerose ricadute e nell’intenso desiderio per la sostanza o l’azione stessa.

Lo sviluppo di questo comportamento implica per la persona dipendente l'incapacità di limitarlo, la difficoltà di astenersi, il desiderio di consumo, il ridotto riconoscimento dei problemi derivanti dalla dipendenza e dalle relazioni interpersonali ,nonché una risposta emotiva disfunzionale. Ciò crea problemi nella vita della persona dipendente, pregiudicando la qualità di vita, la salute e i rapporti interpersonali.

Le dipendenze possono causare gravi problemi alla salute fisica e mentale del paziente. È importante identificarli in una fase precoce per ottenere una diagnosi e un trattamento efficaci. Per questo motivo, l’aiuto e il sostegno di amici e familiari sono molto importanti, sia nella diagnosi che nel trattamento e nel monitoraggio. Il problema maggiore risiede nei sentimenti legati al senso di colpa e alla vergogna che impediscono alla persona dipendente di chiedere aiuto poiché mossa da idee di onnipotenza (“smetto quando voglio”) o minimizzazione del problema.

I sintomi della patologia variano in base all’oggetto della dipendenza, da cui è affetto il paziente, e alle caratteristiche individuali della sua personalità. In ogni modo, ci sono diversi sintomi comuni nella maggior parte dei casi di dipendenza:

-Perdita di controllo del consumo, con episodi di uso compulsivo che pregiudicano la vita della persona in generale;

-Umore triste;

-Irritabilità;

-Deterioramento della qualità di vita;

-Negazione o autoinganno;

-Ansia;

-Ossessione;

-Eccessiva preoccupazione o inquietudine;

-Senso di colpa;

-Insonnia

 

Le cause della dipendenza sono molteplici ed interagiscono in un modo complesso portando a un disturbo che autoalimenta la dipendenza. Le cause sono diverse per ciascun paziente, quindi è necessario individuare ogni singolo caso e condurre uno studio della propria anamnesi personale e familiare, al fine di effettuare la diagnosi più appropriata. Gli elementi della personalità svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo di una dipendenza. Ci sono alcune caratteristiche specifiche, come la difficoltà a gestire i propri sentimenti o la bassa tolleranza alla frustrazione, che favoriscono il disturbo che crea dipendenza. Inoltre, la modalità con cui si affrontano i problemi e il proprio “locus of control” ne delineano la prognosi.

L’Associazione AGISA ONLUS che lavora da anni nella prevenzione al sovraindebitamento e nel contrasto all’usura si occupa principalmente di casi con dipendenza dal gioco.

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LA LUDOPATIA

La ludopatia – come riconosce l’Organizzazione Mondiale della Sanità – è una vera e propria malattia mentale, con sintomi specifici, con impulsi incontrollabili a giocare d’azzardo o fare scommesse in denaro. La caratteristica disfunzionale è il reiterarsi dei comportamenti nonostante le conseguenze devastanti dal punto di vista economico, personale e sociale.

Negli ultimi anni il gioco d’azzardo è divenuto un problema sociale con cui confrontarsi, sono stati necessari lavori di formazione e informazione in materia nonché l’intervento delle Istituzioni per regolamentare i requisiti di chi può accedere al gioco e in che modo.

La persona ludopatica che si rivolge in Associazione non è semplicemente una persona che ha un vizio, ma è un soggetto malato che ha bisogno di aiuto e non solo economico, per questo si delinea un percorso che prevede la collaborazione tra professionisti multidisciplinari nell’ottica di una comprensione approfondita del problema e di un cambiamento positivo nella gestione del denaro.

Nel DSM-5 il «Disturbo da Gioco d’Azzardo Patologico» è definito come un “comportamento problematico persistente o ricorrente legato al gioco d’azzardo. Questo porta a disagio o compromissione del funzionamento individuale clinicamente significativo”. Sempre secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, per diagnosticare la ludopatia devono essere rilevate quattro (o più) delle seguenti condizioni entro un periodo di 12 mesi:

• Bisogno di giocare quantità crescenti di denaro per ottenere l’eccitazione desiderata.

• Irrequietezza o irritabilità se si riduce o si sospende il giocare.

• Ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o smettere di giocare.

• Presenza di pensieri persistenti inerenti il gioco (es.: la persona ha pensieri persistenti, rivive passate esperienze di gioco, analizza gli ostacoli e pianifica la prossima giocata, pensa ai modi di ottenere denaro con cui giocare, etc.).

• La persona gioca quando si sente a disagio (es.: indifeso/a, colpevole, ansioso/a, depresso/a).

• Dopo aver perso denaro (anche cifre ingenti) spesso torna a giocare per ritentare (”rincorrere” le proprie perdite).

• Menzogne per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco.

• Compromissione delle relazioni significative, problemi sul lavoro o con lo studio a causa del gioco.

• Richieste agli altri per procurarsi il denaro necessario a risollevare situazioni finanziarie causate dal gioco.

 

La ludopatia è a tutti gli effetti una dipendenza psicologica e come tale deve essere trattata. Intervenire fin dai primi segnali di problematicità connessi al gioco potrebbe aumentare le possibilità di risolvere il problema in tempi brevi, evitando di complicare la situazione personale e familiare.

Purtroppo, nella nostra esperienza gli utenti arrivano a chiedere aiuto a causa di ingenti problemi economici e spesso con situazioni familiari, personali e professionali compromesse a causa dei contrasti relazionali scatenati dalla dipendenza e dalle perdite economiche conseguenti. Questo a causa del fatto che il giocatore patologico rifiuta di ammettere l'evidenza della propria condizione e ignora l'invito di familiari e amici a chiedere aiuto se non quando il deterioramento dei rapporti interpersonali e/o i debiti lo pongono in un vicolo cieco da cui è possibile uscire soltanto affidandosi a specialisti esperti nel trattamento di questo tipo di dipendenza.

Un primo approccio efficace per affrontare la ludopatia si basa su interventi psicoterapici che analizzano i meccanismi alla base della dipendenza e l'individuazione di strategie pratiche che permettono di gestirla nella vita quotidiana, anche attraverso l'esposizione controllata allo stimolo al gioco. Generalmente, questo tipo di intervento richiede alcuni mesi per portare a miglioramenti tangibili delle forme di gioco di entità lieve o moderata.

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